martedì 27 settembre 2011

I am my connectome - Io sono il mio connettoma

Voglio inaugurare il blog parlando di neuroscienze.

In questa brillante conferenza del 2010 il fisico e neuroscienziato Sebastian Seung, professore di neuroscienze computazionali presso l'MIT, illustra lo stato dell'arte del suo campo di ricerca: la "connettomica". Quest'ultima rappresenta forse una delle frontiere più calde della ricerca neuroscientifica attuale.
La connettomica è una giovane branca delle neuroscienze il cui obbiettivo è quello di ricostruire, mappare e comprendere nel dettaglio la connettività neurale del cervello. Per fare ciò neuroscienziati di tutto il mondo stanno cercando di ricostruire la rete tridimensionale delle connessioni cerebrali, sia a livello "macro" usando tecniche come la risonanza magnetica, sia alla microscala, a livello di singoli neuroni e sinapsi tramite la microscopia elettronica. E' questo secondo approccio, dalle grandi prospettive ma che pone anche notevoli sfide tecnologiche, che sta seguendo il professor Seung nel suo laboratorio.
Nel corso della conferenza Seung illustra un'ipotesi  che sta andando sempre più affermandosi con lo sviluppo della ricerca neuroscientifica. Il nostro io, i nostri ricordi e la nostra identità personale sarebbero codificati nel nostro cervello proprio come particolare schema di connessioni, in altre parole dal nosto connettoma. Da qui il titolo della conferenza.
In coda il professore accenna alla crionica, una pratica che consiste nella conservazione tramite bassissime temperatura di pazienti legalmente deceduti nella speranza di poterli riportare in futuro in vita grazie a più avanzate tecnologie mediche (per chi fosse interessato, a questo indirizzo, si può trovare un ottimo articolo di approfondimento). L'efficacia di questa strategia per "ingannare la morte" potrebbe essere scientificamente testata proprio verificando la sua capacità di conservare intatto il connettoma, evitando, in questo modo, lo stato fisicamente irreversibile di "information-theoretic death", che, in italiano, potremmo tradurre come di "morte informazionale teorica" (qui la definizione di "information-theoretic death" su wikipedia).

PS: Se volete saperne di più sulla connettomica vi consiglio la lettura di altri post più recenti in proposito: ""Connectome" - Il nuovo libro di Sebastian Seung", "Connettomica – Costruire una mappa della mente", "HCP - L'approccio "macro" alla connettomica" e "Untangling the brain - La connettomica funzionale" .  

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