venerdì 11 maggio 2012

Benvenuti nell'Antropocene

L'uomo fin dalle sue origini ha plasmato il proprio ambiente usando la propria intelligenza; la capacità di fare progetti, di immaginare possibili futuri e agire di conseguenza per far si che si realizzino o meno, è infatti una caratteristica peculiare dell'umanità. Oggi, dopo migliaia di anni di storia e qualche secolo di scienza, le capacità umane di trasformare il mondo, positivamente o negativamente,  in modo volontario o meno, hanno raggiunto livelli senza precedenti. Per questo motivo possiamo sicuramente dire che in nostro pianeta stia vivendo una nuova era: l'Antropocene. Questo termine, coniato dal premio Nobel per la chimica Paul Crutzen, che letteralmente significa “era dell’uomo” (dal greco anthropos, uomo), vuole sottolineare come le modifiche ambientali e climatiche di origine antropica in corso stiano scrivendo un nuovo capitolo della storia geologica della Terra. Inoltre, come ho cercato di argomentare in questo vecchio post: "Dal genoma al connettoma. Pensieri sull'evoluzione nell'antropocene", il termine antropocene si adatta anche a indicare come, probabilmente, lo sviluppo di una specie dotata di intelligenza come la nostra rappresenti anche un punto di svolta cruciale per l'intera storia della vita.
Quest'anno la popolazione mondiale ha raggiunto i 7 miliardi; sette miliardi di vite, sette miliardi di intelligenze, sette miliardi di storie, sono un patrimonio umano straordinario. Grazie allo sviluppo tecnologico, in media, la salute e le condizioni di vita delle persone sono migliorate sensibilmente rispetto ad anche solo pochi decenni fa. Tuttavia le questioni da risolvere sono ancora molte; i problemi sociali, ambientali, la povertà e le guerre incombono ancora sul nostro futuro. Allo stesso tempo le nostre conoscenze scientifiche e capacità tecnologiche continuano ogni giorno a crescere a ritmo vertiginoso; prospettando soluzioni ai problemi dell'umanità, ma anche nuovi rischi, promettono di trasformare il mondo e noi stessi in modi che è persino difficile immaginare (se seguite questo blog capirete sicuramente cosa intendo, altrimenti potete cominciare leggendo questo post).
L'epoca che ci troviamo a vivere verrà molto probabilmente ricordata come un'era di passaggio. Come ho scritto nel primo post, credo che noi tutti abbiamo una grande responsabilità perché le scelte che prenderemo  nei prossimi anni contribuiranno fortemente a decidere quale strada imboccherà l'umanità nel futuro. Il video che voglio mostrarvi oggi  commissionato per la conferenza "Planet Under Pressure" tenutasi quest'anno a Londra riassume benissimo tutto questo... Buona visione!

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