martedì 27 dicembre 2011

L'arte onirica che nasce dalla computer vision

Con il post di oggi vi voglio mostrare una singolare opera d'arte che nasce dalla ricerca sull'intelligenza artificiale e, in particolare, sulla visione artificiale (o "computer vision"). L'autore, Antonio Torralba, è professore di ingegneria elettronica e informatica presso l'MIT ed è affiliato al laboratorio di informatica e intelligenza artificiale (CSAIL). Qui Torralba sviluppa sistemi IA in grado di interpretare immagini per riconoscere oggetti dal contesto.

Quando il professor Torralba non è impegnato con le sue ricerche al CSAIL trascorre il suo tempo libero creando opere d'arte digitali, sovrapponendo, tramite tecniche particolari, numerosissime immagini l'una sull'altra. Per creare l'affascinante immagine qui sotto il professore ha usato 150 fotografie, ciascuna contenente una persona al centro dell'immagine. Il risultato somiglia ad un disegno fatto a mano e (almeno a mio parere!), ricorda molto anche il video delle "immagini mentali" ottenuto qualche tempo fa’ tramite risonanza magnetica funzionale da un gruppo di ricercatori americani (di cui abbiamo parlato nel post "vedere nella mente"). Usando questo stesso approccio Torralba ha creato una sorta di dizionario visuale in cui ogni immagine rappresenta visivamente il significato di una parola inglese (qui potete visitare il sito del "dizionario"). Oltre ad essere un interessante progetto artistico di per se, questo database servirà al gruppo di Torralba per addestrare sistemi di visione artificiale: "L'obbiettivo è di sviluppare un sistema capace di riconoscere tutti questi 50.000 oggetti" ha affermato il professore.

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