giovedì 6 ottobre 2011

Bolshoi

Dall'infinitamente piccolo all'infinitamente grande.
Cambiamo decisamente scala dal precedente post parlando di cosmologia.
La simulazione "Bolshoi" è il più grande e dettagliato modello cosmologico dell'evoluzione dell’Universo mai realizzato; "bolshoi" in russo significa "grande" e grande, in effetti, è stato il lavoro dei ricercatori dell'Università della California di Santa Cruz e della Nasa che l'hanno realizzata. Il primo di una serie di articoli che descrivono Bolshoi e le sue implicazioni per la cosmologia sta per essere pubblicato in questi giorni su "Astrophysical Journal".
Bolshoi si basa su dati raccolti sia tramite osservazioni da terra che dalla missione spaziale Wilkinson Microwave Anisotropy Probe (Wmap). Questa, per diversi anni, è stata impegnata a mappare le variazioni della radiazione cosmica di fondo: ciò che di più antico si possa osservare nel cielo, il residuo della radiazione termica emessa poco dopo il big bang.

Bolshoi ha permesso di ricostruire l'evoluzione di un immenso volume di spazio: un cubo di un miliardo di anni luce di lato che, nonostante le gigantesche dimensioni, rappresenta solo una porzione ridotta ma rappresentativa dell'intero Universo visibile (che ha un raggio di 46 miliardi di anni luce).
Uno dei principali motivi di interesse della simulazione è che essa non ci permette di ricostruire solo la storia della materia a tutt'oggi visibile, ma anche quella che, pur essendoci invisibile, produce significativi effetti gravitazionali sugli oggetti osservabili: la materia oscura. Gli astronomi sperano che la simulazione possa facilitare la ricerca di questa sfuggente forma di materia che con la sua massa domina l'evoluzione delle strutture a grande scala del Cosmo; dalle singole galassie ai superammassi.
In passato erano già state realizzate altre simulazioni di questo tipo: la più recente è la "Millennium Run", che è stata la base di circa 400 diversi articoli dal 2005 ad oggi. La simulazione Bolshoi, che ha richiesto 6 milioni di ore cpu per essere portata a termine dall'avanzatissimo supercomputer "Pleiades", supera la precedente sia in risoluzione che in accuratezza potendo contare su più vaste risorse di calcolo e su misurazioni più precise dei parametri cosmologici alla base del modello.

Il video rappresenta la visualizzazione della materia oscura presente in una regione di spazio che costituisce un millesimo del volume simulato da Bolshoi. Nella zona centrale è visibile l'alone di materia oscura di un grosso cluster di galassie.
Per apprezzarne la bellezza vi consiglio di guardare il video in HD in modalità schermo intero.

1 commento:

  1. Che notizia meravigliosa, Giulio! E' veramente affascinante, soprattutto se si pensa che l'universo è veramente smisurato. Che bellezza! E a proposito, domani sera tutti con il naso all'insù (verso nord-ovest) per la notte delle stelle cadenti! :)

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