mercoledì 5 ottobre 2011

Immagini dal nanomondo

La frase di Feynman che ho citato in uno dei primi post riguardo alle meraviglie invisibili che la scienza ci rivela si adatta benissimo anche a ciò che vi voglio mostrare ora. Le immagini qui sotto, in cui scienza e arte si fondono nel mostrarci i quasi onirici paesaggi dell'ultrapiccolo, sono tratte da "Blowup. Immagini del nanomondo", un progetto del Centro Nazionale S3 di Modena del CnrNano.


Punta d'oro usata per “leggere” la superficie di campioni con la tecnica di microscopia ottica a campo prossimo (SNOM). La punta è stata assottigliata per aumentare la precisione delle letture. L’apice misura poche decine di nanometri. Esperimento: G.C. Gazzadi, CnrNano Modena – P.Gucciardi, CNR-IPCF, Messina, Artwork: Lucia Covi


Leva di dimensioni nanometriche ‘scolpita’ nel silicio con un fascio di ioni focalizzati. Una nanostruttura di questo tipo, sospesa e libera di oscillare, può funzionare come una bilancia ultra-sensibile, fino a oggetti di pochi femtogrammi (un femtogrammo è 10^(-15)g). Potrebbe essere impiegata come biosensore per virus o molecole biologiche. La leva è lunga 2 micrometri, larga 215 nanometri e spessa 140 nanometri. Esperimento: , G.C.Gazzadi, S. Frabboni, CnrNano Modena. Artwork: Lucia Covi


Foro su uno strato di polietilene, di diametro pari a 6 micron: per ‘scolpire’ la materia con precisione micrometrica come in questo caso si usano fasci di ioni focalizzati. Esperimento: G.C. Gazzadi, CnrNano, Modena. Artwork: Lucia Covi.

Esempio di nanolavorazione di superfici: dettaglio di un foro micrometrico scavato in uno strato ultrasottile di nitruro di titanio; il titanio rende la superficie sottostante resistente all’usura e i fori riducono l’attrito alla macroscala. Esperimento: G.C. Gazzadi, S3 CnrNano Modena e STARsrl, Modena. Artwork: Lucia Covi.

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