lunedì 13 febbraio 2012

RoboCom - La robotica a un punto di svolta?

Ormai diversi indicatori mostrano come l'industria della robotica si stia avviando su una strada di sviluppo esponenziale non diverso da quello descritto dalla legge di Moore per quanto riguarda l'elettronica. Tecnologie fondamentali come quelle di intelligenza artificiale, accumulo di energia, hardware, sensoristica e attuatori stanno migliorando a passo spedito, così come notevole è l'aumento dei profitti per le industrie del settore.
I robot ormai sono in grado di svolgere moltissimi compiti fino a poco tempo fa dominio esclusivo degli esseri umani. Molti si preoccupano già che l'ascesa dei robot possa causare la perdita di molti posti di lavoro. In proposito basti pensare al recente caso della Foxconn, gigante taiwanese dell'elettronica, che sostituirà moltissimi operai alla catena di montaggio con modernissimi robot, fino ad arrivare ad avere 300.000 unità operative entro il 2013 (qui un articolo in proposito de La Stampa). I robot nel mondo del business si possono classificare in due grandi categorie: industriali o di servizio. I robot industriali, molto raramente umanoidi, sono quelli che prendono parte al processo di produzione di moltissimi beni, dalle automobili al cibo, ad esempio assolvendo compiti ripetitivi di assemblaggio. Al momento il numero di robot industriali sorpassa di gran lunga il numero di quelli di servizio. Secondo il "World Industrial Robotics Report" del 2011 nel 2010 erano in funzione poco più di un milione di robot industriali. Mentre la prima categoria di robot domina la scena la robotica di servizio è in rapidissima ascesa. Le applicazioni per i robot appartenenti a questa seconda categoria comprendono l'agricoltura, la sanità, lo spazio, la sicurezza, l'intrattenimento e l'assistenza domestica, solo per citarne alcune. In molti dei campi citati sopra già oggi i robot fanno parte della quotidianità; dalla chirurgia robotica in molti ospedali agli aspirapolvere robotici "roomba". Molte compagnie start-up stanno creando prodotti innovativi che vanno da sofisticati assistenti multifunzionali ad avanzate protesi robotiche. Anche molte grandi industrie di robotica manifatturiera come KUKA e Bosch stanno cominciando ad espandersi in questo vivace settore.

In un contesto così carico di promesse si inserisce il progetto europeo "Robot Companions for Citizens" (RoboCom) (qui il sito ufficiale), candidato a ricevere il finanziamento di un miliardo di euro in dieci anni del progetto FET flagship, in concorrenza con altri progetti come lo HBP o ITFoM, a cui ho dedicato dei post in precedenza. L'obbiettivo del progetto è quello di arrivare a costruire macchine "senzienti" per assistere le persone, in particolare gli anziani. "Un compagno robotico vivrà nelle nostre case; sarà come un pet, potrà muoversi ed aiutare in casa senza rompere oggetti e riuscirà a riconoscere le nostre emozioni e ad interagire in base ad esse" ha affermato Paolo Dario, direttore dell'istituto di BioRobotica della scuola superiore Sant'Anna di Pisa e coordinatore europeo del progetto Robot Companions for Citizens. Il suo team lavora da tempo allo sviluppo di robot con prezzi abbordabili, in modo che "ogni casa possa averne uno". La chiave per realizzare queste straordinarie macchine, ha affermato sempre lo stesso Dario, sarà l'utilizzo di "nuovi materiali, nuovi tipi di attuatori, nuove fonti energetiche ma soprattutto nuovi sistemi di controllo e di intelligenza artificiale basati sul sistema nervoso". Questi robot di nuova generazione faranno affidamento su software o hardware "neuromorfo" del tipo di quello di cui abbiamo parlato in due precedenti post (qui e qui). Il progetto RoboCom attualmente conta più di 250 collaboratori in 8 paesi, tuttavia Dario si aspetta che questo numero possa presto crescere fino a più di 1200. Se RoboCom venisse selezionato come flagship, ha affermato il professore: "lo sviluppo di queste macchine senzienti, che altrimenti potrebbe richiedere dai 20 ai 30 anni, potrebbe essere completo in un solo decennio, fornendo una soluzione a uno dei più pressanti problemi sociali che affliggono la nostra società".

Crosspostato su Estropico Blog.

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