sabato 26 novembre 2011

E-ELT - Il più grande occhio sul cielo

E' di circa un mese fa la notizia che, con una cerimonia ufficiale, il Ministro degli Affari Esteri del Cile, Alfredo Moreno, e il Direttore Generale dell’ESO (European Southern Observatory), Tim de Zeeuw, hanno siglato l’accordo sulla costruzione di E-ELT (European Extremely Large Telescope). L’accordo tra ESO e governo cileno prevede la donazione dei terreni sui quali sorgerà il telescopio, una concessione a lungo termine per crearvi attorno una zona protetta, ed il supporto da parte del governo cileno.

L' European Extremely Large Telescope (E-ELT), progettato per essere il telescopio ottico più grande della prossima generazione, disporrà di uno specchio primario di ben 39 metri.

L'attuale tecnologia di fabbricazione degli specchi pone un limite intorno agli otto metri per quelli costituiti da un singolo pezzo; per questo tutti i più recenti telescopi di grandi dimensioni usano una sorta di fitto "mosaico" di specchi esagonali per formarne di compositi. Un'altra caratteristica dei più recenti telescopi di cui sarà dotato anche E-ELT è un sistema di "ottica adattiva", che, grazie a piccole deformazioni controllate dei suoi specchi, sarà in grado di compensare i disturbi della turbolenza atmosferica rendendo effettivo tutto il potenziale reso disponibile dal grande diametro. Il telescopio sorgerà, presso il Cerro Armazones, una regione del deserto cileno a soli 20 km dal Cerro Paranal dove sorge il VLT (Very Large Telescope), la principale struttura osservativa dell'ESO: un sistema di quattro telescopi ottici separati dal diametro di 8 m ciascuno, affiancati da vari strumenti minori. La costruzione di E-ELT comincerà nei primi mesi del 2012 mentre è nel 2018 che dovrebbero cominciare le prime campagne osservative.

E-ELT affronterà una delle maggiori questioni scientifiche del nostro tempo cercando di rispondere alla domanda "siamo soli nell'universo?". Uno dei suoi obbiettivi infatti sarà quello di individuare ed osservare pianeti di tipo terrestre orbitanti nella fascia di abitabilità della propria stella, riuscendo addirittura a studiarne la composizione chimica atmosferica. Il nuovo telescopio contribuirà anche a sondare la natura di materia ed energia oscura e a migliorare i modelli cosmologici attuali misurando con precisione le proprietà delle prime stelle e galassie. Ma gli astronomi prevedono anche delle sorprese, è molto probabile infatti che nuove ed imprevedibili questioni sorgeranno osservando il cielo con uno strumento senza precedenti come E-ELT.

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