In due post passati (qui e qui), abbiamo parlato dei telescopi ALMA e E-ELT che rappresentano il futuro dell'astronomia europea per il prossimo decennio. A questo punto non posso non dedicare un post anche a VLT, il telescopio che è, attualmente, lo strumento al centro dell'attività osservativa dell'ESO (European Southern Observatory). Questa struttura, il cui nome sta per "Very Large Telescope array" è, al momento il più avanzato telescopio ottico del mondo. VLT è costituito da quattro "unità-telescopio", ciascuna con uno specchio primario da 8.2 m di diametro, operanti insieme a otto telescopi ausiliari mobili con specchi da 1.8 m di diametro. Tutti questi telescopi, operando in maniera coordinata, si comportano come un gigantesco interferometro ottico che permette agli astronomi di vedere dettagli fino a 25 volte più fini di quelli che potrebbero essere osservati con i singoli telescopi. Per raggiungere questo risultato, i fasci di luce raccolti dai vari telescopi sono combinati usando un complesso sistema di specchi situato in tunnel sotterranei. La lunghezza del percorso dei raggi luminosi deve essere mantenuta su certi valori con precisioni dell'ordine del millesimo di millimetro perché la tecnica funzioni. Operando in questo modo il VLT può ricostruire immagini con una risoluzione angolare di pochi milliarcosecondi che equivale a distinguere un oggetto della dimensione di un pallone da calcio alla distanza della Luna. VLT, grazie alle sue caratteristiche uniche, ha catalizzato una nuova stagione di scoperte astronomiche e astrofisiche; tra i traguardi più notevoli raggiunti grazie a questo telescopio possiamo ricordare la prima immagine di un pianeta extrasolare (eso0428), l'individuazione del movimento delle singole stelle attorno al buco nero supermassiccio al centro della nostra galassia o l'osservazione del lampo di raggi gamma di origine più remota mai individuato.
Prima di lasciarvi alla visione del bel video di presentazione dell'VLT, una curiosità: la bellissima "Residencia Paranal" (il luogo che ospita gli astronomi durante i loro soggiorni osservativi al VLT) è stata utilizzata come set per le riprese del film "007 - Quantum of Solace".
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